ALBENGA CORSARA
MEDITERRANEWS

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___N° 25
Pubblicato da
Andrea Sicco
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Bacco - Caravaggio (Michelangelo Merisi)
Rivisitazione in chiave moderna
Nella rivisitazione, eseguita nel 2003, lo specchio riprodotto nel dipinto, appare come un flebile diaframma che rivela la memoria del passato. Sullo stesso, sono cristallizzate, come impronte indelebili, le figure di Ferdinando I dei Medici (il destinatario del dipinto) e del Caravaggio (in secondo piano).
___N° 19
Pubblicato da
Andrea Sicco
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"La strada per l'eternità"
San Girolamo del Caravaggio
Rivisitazione del dipinto eseguito nel 1606
San Girolamo del Caravaggio
Rivisitazione del dipinto eseguito nel 1606
La storia
Una delle opere eseguite su commissione del Cardinale Scipione Borghese.
Tema ricorrente della pittura controriformista. Il Santo tradusse la Bibbia dall'ebraico al latino. Grandissimo uomo cattolico e profondo conoscitore della Legge Sacra.
La rivisitazione,
eseguita nel 2003, è tesa a superare il fatto formale e ad evidenziare i germi di una ricerca che tende oltre il livello dell'apparenza.
Il titolo del dipinto
"La strada per l'eternità"
Una finestra si apre verso il mare che, nel senso dell'allegoria, rappresenta la vita; una goletta, che rappresenta l'uomo, affronta i marosi e procede verso l'orizzonte. La figura del S. Girolamo è stata dipinta ribaltata rispetto al dipinto originale. In tal modo, il braccio che scrive, si trova in posizione mancina. Una scelta configurata e predisposta "ad hoc" affinchè il Santo possa assolvere il proprio compito di insegnare agli uomini la strada per l'eternità in modo più incisivo. Infatti, è scientificamente confermato che essere mancini, neurologicamente parlando, ha numerosi vantaggi: una maggior creatività, un pensiero più veloce, una migliore predisposizione a risolvere i problemi e a raggiungere i propri fini. Fra i mancini più famosi si possono annoverare: Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti, Albert Einstein, Alessandro Magno, ecc... Infine, una clessidra poggia su un incunabolo che riporta lo scibile umano, ed è vuota, senza alcun riferimento al trascorrere del tempo, dando in tal modo il senso dell'eternità, ed è posta in contrapposizione al teschio che invece rappresenta il "memento mori"per l'umanità, cioè l'ombra oscura della morte dove ogni alito della nostra vita (terrena) scompare nel gorgo del nulla.
___N° 18
Pubblicato da
Andrea Sicco
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San Francesco d'Assisi
Il dipinto è esposto
nel Museo di S. Francesco
a Falconara
Marittima (Ancona)
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Pensieri sul mare della Liguria...

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