ALBENGA CORSARA
MEDITERRANEWS

Classifica dei dieci dipinti più apprezzati dai visitatori
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Madonna della Grotta con la visita dei nuovi Re Magi Dipinto esposto presso il Museo di Praia a Mare (Cosenza)
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CITTA' DI ALBENGA PROVINCIA DI SAVONA Dal 12 MAGGIO al 28 MAGGIO esposizione del pittore Arch. Italo Gafà pres...
___N° 34
Pubblicato da
Andrea Sicco
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Madonna della Grotta
con la visita
dei nuovi Re Magi
Dipinto esposto presso
il Museo di
Praia a Mare (Cosenza)
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___LA LIBERTA' GUIDA IL POPOLO
Pubblicato da
Andrea Sicco
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Dipinto di Eugène Delacroix ad olio su
tela, realizzato nel 1830 per ricordare la lotta dei parigini contro
la politica reazionaria di Carlo X di Francia
Il commento all'opera da parte dell'architetto e pittore
Italo Gafà:
Delacroix, con le sue opere si liberò
del rigido neoclassicismo dominante dell'arte francese dei primi anni
dell'Ottocento. La sua pittura appare influenzata da pittori del
calibro di Peter Paul Rubens, John Constable e Richard Bonington.
Osservando il dipinto, si coglie il
grande effetto della turbinante massa di figure che si aggroviglia in
un modo assai crudo, in specie in primo piano, dove svetta con
imponenza ed imperio una donna che, nell'allegoria, simboleggia la
libertà.
Questa figura femminile, di
reminiscenze classiche, appare indifferente al dramma che si consuma
ai suoi piedi ed evodenzia in pompa magna forme muliebri prorompenti
che rappresentano una novità per quei tempi. Il gesto imperioso di
condottiera e la moltitudine del popolo in armi che la circonda,
risveglia in noi i ricordi passati della Giovanna d'Arco che guidò
la riscossa francese contro gli inglesi, nel 1940 (tema assai caro ai
francesi).
L'impianto del dipinto è lo schema
piramidale, con forti agganci alla pittura di Gèricault, e nella sua
composizione è evidente una notevole gamma di effetti cromatici, il
tutto appare interpretato in uno stile poeticamente
classico-romantico ma di grande intensità, per la forte
partecipazione emotiva di chi l'osserva.
___ALBENGA, DAL 12 AL 28 MAGGIO 2014...
Pubblicato da
Andrea Sicco
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CITTA' DI
ALBENGA
PROVINCIA DI
SAVONA
Dal 12 MAGGIO
al 28 MAGGIO
esposizione del pittore Arch. Italo Gafà
presso la
Biblioteca Civica
“Simonetta Comanedi” via Roma n° 58, II piano con ascensore
“Simonetta Comanedi” via Roma n° 58, II piano con ascensore
Inaugurazione
il giorno 12 MAGGIO 2014 alle ore 17,00
STUDI E
RIVISITAZIONI
DI ITALO GAFA'
DI ITALO GAFA'
Studio e rivisitazione dal titolo: La strada per l'eternità
Periodo storico
di riferimento:
Rinascimento (dal 1500 al 1650 d.c.)
- “La dama con l'ermellino” (di Leonardo da Vinci)
- “La Madonna della seggiola” (di Raffaello)
- “Il S. Girolamo” (di Caravaggio)
- “Il Narciso” (di Caravaggio)
- “La Gioconda” (di Leonardo da Vinci)
- “Il Bacco” (di Caravaggio) con evidenziati, su specchio virtuale, le figure del Gran Duca Ferdinando I e del Caravaggio
- “La Sacra Famiglia” (di Antonio Carneo) del 1640 con modifiche anatomiche e dello sfondo
Periodo storico
di riferimento:
Pre-impressionismo
- “Il Canal Grande” (di Corot) del 1840
LE OPERE DI ITALO GAFA'
San Giorgio e il drago
- Il navigatore solitario
2° premio
Piazza colori a Forlì 2003
- La grande corrida
- Incontro mascherato sotto il ponte dei sospiri
- Pesca d'altura
- Bella epoque, il ritorno alle prime luci dell'alba
esposto al
Teatro Verdi di Cesena nel 2005
- Bella epoque, il tango a teatro
esposto al
Teatro Verdi di Cesena nel 2005
- San Giorgio e il drago, l'eterna lotta tra il bene il male
- Arlecchino a Venezia
- Cortona al tramonto
- Cristo in croce, un abbraccio a tutta l'umanità
esposto nella
Sacrestia della Chiesa di S. Bernardino di Albenga per 30 anni
- Caron dimonio dagli occhi di brace... (Dante Alighieri)
- Il mio autoritratto davanti alla porta del temponello studio virtuale “non omnis moriar” (Orazio)
- L'irruenza di una mandria in corsa
- I figli del Sole
II premio
Casinò di Sanremo 1982
- L'ultima Cena, la fedeltà del cane e il tradimento di Giuda (in foto ingrandita)
- L'imperatrice Irene nel fasto bizantino (800 d.c.)
- La Deposizione (una mia interpretazione)
Il primo classificatopiù apprezzato sul web:Carnevale a Venezia
___IL PASSATO ESISTE
Pubblicato da
Andrea Sicco
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Il prof. Federico Zeri, un insigne storico dell'arte, diversi lustri addietro, in un consesso, sostenne che "un centimetro quadrato di un vero artista dei giorni nostri ha in sé una forza, nella comunicazione, che non esiste in nessun quadro antico" sia pure eseguito da mostri sacri come Giotto, Tiziano, Caravaggio etc, facendo intendere concettualmente la superiorità dell'arte del presente e la sua indipendenza dal passato. Per avvalorare questa tesi lo stesso citò come esempio il confronto tra il Canova e Warhol.
Siamo perplessi perchè, avendo letto
sul tema altre argomentazioni trattate dal prof. Federico Zeri, sorge
in noi qualche
dubbio sulla veridicità di tale affermazione. In caso la stessa
fosse vera, non
possiamo in alcun modo condividerla.
In risposta, vi sono le tesi che ha
formulato un grande artista
dell'arte concettuale, il Sig Denis Oppenheim che, personalmente,
condividiamo
appieno: "Il passato è esistito, continua ad esistere, in questo
stesso momento sta
esistendo. Indipendentemente da quel che vogliamo, ci penetra
nella pelle e
nella mente, modella i nostri sentimenti, ci induce a studiarlo in profondità con rivisitazioni
di opere importanti, prende una nuova forma nelle nostre
attuali opere, riversa
le memorie che hanno contribuito a formare il nostro gusto
direttamente o
mediato da altre immagini. E'
evidente dunque, quale peso abbia il fatto di individuare
queste fonti per capire
l'arte contemporanea, e nello specifico, le singole opere d'arte,
siano esse nella
pittura che nella scultura . Non riconoscerle sarebbe come mutilare
il presente". Denis OppenHeim ha inoltre dimostrato di essere più
avveduto nel sostenere
che "L'arte contemporanea è in vantaggio su quella antica,
solo perchè gli è montata
sulle spalle". Sarebbe come se ad una torre di diversi piani gli si
aggiungono altri
piani nel proseguo del tempo.
L'artista
attuale che pensa di esulare dal passato , sostenendo che il passato non
ha più nulla da insegnare, non sfiorerà mai l'arte... non segnerà
mai il domani perchè
il profumo misterioso del futuro esala dal passato.
Italo
Gafà
___Aldo Ghidetti nel ricordo di Italo Gafà
Pubblicato da
Andrea Sicco
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Elogio ad Aldo
Ghidetti
Scrivere di Aldo è come
descrivere frammenti di vita che sono come la fragile bolla di un
sogno.
Il senso ed il contenuto
della Sua vita era proteso verso il convincimento filosofico che la
nostra esistenza è l'unica
opportunità che ci è concessa in tutta l'eternità. Il Suo
concetto (se ben ricordo) lo esternava con un'unica
frase : "La nostra vita è come un lampo di luce fra due
eternità di buio".
Ma, bisogna viverla non
per "avere" ma per
"essere" attraverso la conoscenza. Essere felici
attraverso la conoscenza, come
disse Dante Alighieri : “Fatti non foste per viver come bruti, ma
per seguir virtute e canoscenza".
Questo modo di intendere, non per speculazione intellettuale, ma
come intrinseca necessità di
un arricchimento spirituale. Per superare l'horror vaqui della seconda eternità di buio, tante volte però mi ripeteva altresì che in lui vi era la speranza-certezza che varcando la soglia misteriosa della morte non vi fosse ad attenderci lo sguardo di un basilisco ma un grande flusso di luce calda che si snoda incantevole e che avvolge tutto il nostro essere.
Con grande emozione ed
entusiasmo ho eseguito il ritratto di Aldo Ghidetti, ricordandolo per le innumerevoli volte che
era venuto nel mio atelier da pittore, per vedere, per parlare e,
spesse volte, anche in modo concitato.
In quei frangenti, era solito manifestare la Sua ammirazione ogni
qual volta incontrava la mia
famiglia.
Il dipinto lo ritrae con il Suo orologio da polso, che scandiva il fluire del tempo che Lui viveva intensamente quasi come un inesauribile simbolo della domanda filosofica. Sullo sfondo, il grande filosofo Socrate (IV sec a.c.) che lo ha guidato nell'oblio del tempo che Lui ha trascorso, nella ricerca costante di dialogo inteso come strumento conoscitivo in grado di costruire una verità inter soggettiva, attraverso lo scambio di opinioni con più interlocutori che Lui incontrava percorrendo il Viale alberato di Albenga, oppure, nei mesi estivi, sul lungo mare, dove era solito sedersi sempre sulla stessa panchina.
Il dipinto lo ritrae con il Suo orologio da polso, che scandiva il fluire del tempo che Lui viveva intensamente quasi come un inesauribile simbolo della domanda filosofica. Sullo sfondo, il grande filosofo Socrate (IV sec a.c.) che lo ha guidato nell'oblio del tempo che Lui ha trascorso, nella ricerca costante di dialogo inteso come strumento conoscitivo in grado di costruire una verità inter soggettiva, attraverso lo scambio di opinioni con più interlocutori che Lui incontrava percorrendo il Viale alberato di Albenga, oppure, nei mesi estivi, sul lungo mare, dove era solito sedersi sempre sulla stessa panchina.
Grazie Aldo, per il dono
che ci hai fatto nell'esternare con foga il Tuo pensiero.
Italo Gafà - Albenga
30/01/2014
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